Nel dopoguerra la famiglia Caberlotto, una delle famiglie storiche del distretto calzaturiero veneto, aveva fondato l’azienda “Caber” per la produzione di scarponi da sci in plastica, fino a quel momento fatti di pelle; tale denominazione, con la sola parte iniziale del cognome, aveva il vantaggio di essere una parola facilmente memorizzabile e di avere una sonorità straniera che, allora, non guastava.
Il primo marchio del 1963 raffigurava un festone con la scritta calligrafica ed uno scudo con una corona e le lettere FC (Fratelli Caberlotto); nel 1971 il marchio divenne più sintetico con il logotipo in minuscolo e la lettera iniziale “C” all’interno della punta degli sci. Nel 1974 l’azienda fu ceduta al gruppo americano Spalding; nel 1981 il logotipo cambiò con il lettering più deciso ed era presente anche la scritta “ski boots”.
Nel 1973 i tre fratelli Caberlotto (Alberto, Giovanni e Sergio) fondarono a Montebelluna (Treviso) la società “Lotto Sport” utilizzando la parte finale del cognome e sovrapponendo due losanghe: in particolare tale primo marchio era la sintesi di un campo da calcio e uno da tennis, cioè indicava fin da subito gli sport a cui indirizzare la produzione di calzature. Chiaramente da questo gioco grafico si evidenziavano anche le lettere iniziali “L” della denominazione ma capovolte. Il logotipo era blu composto in minuscolo con carattere graziato.
A partire dal 1968 il tennis era diventato “open” e da allora i dilettanti poterono accedere ai tornei più prestigiosi, prima riservati ai professionisti, e, soprattutto, potevano stringere accordi commerciali con i brand. Nasceva così il business delle “signature”, scarpe prodotte da marchi famosi che venivano firmate dai giocatori più forti dell’epoca; nel 1975 la Lotto mise sotto contratto John Newcombe, il 3 volte campione di Wimbledon, ed insieme crearono una delle prime scarpe per il tennis. Anche se originariamente l’azienda produceva scarpe da tennis, cominciò poi a commercializzare calzature, abbigliamento ed accessori per altri sport (pallacanestro, pallavolo, atletica e calcio) ma anche per il tempo libero. Produsse scarpe da calcio per il portiere Dino Zoff, le maglie dei grandi club e delle Nazionali di calcio italiano e internazionali.
Nel 1999, per l’obiettivo di valorizzare i punti di forza del brand (dinamismo, innovazione, qualità, design made in Italy e passione per lo sport) ma anche per rispondere all’evoluzione del mercato, si passò al primo restyling del marchio con il segno grafico bianco su un quadrato rosso e il logotipo bianco, ora più stilizzato, all’interno di un rettangolo nero.
Nel 2018, per il 45° anniversario dalla fondazione, il marchio cambiò divenendo più minimal confermando il segno grafico ma con il logotipo, ora in maiuscolo, tutto nero.