Aristide Merloni creò nel 1930 a Fabriano (Ancona) un piccolo laboratorio artigianale per la costruzione di bilance. Nel 1954 diversificò la produzione costruendo bombole per gas liquido e scaldabagni a cui seguirono, nel 1960, gli elettrodomestici con il marchio Ariston. Questo nome aveva una doppia origine: da una parte, il riferimento al nome del fondatore e, dall’altra, al termine greco che significa “il migliore”.

Il primo marchio fu disegnato nel 1963 da Vittorio Antinori che, per ribadire la vocazione verso i prodotti domestici, raffigurava il simbolo grafico della casetta con spina elettrica e la fiamma del gas.

Nel 1975 nacque la “Merloni Elettrodomestici”, multinazionale leader del mercato europeo che incorporò anche Ariston. Venne operata, da Bob Noorda, un’operazione di restyling del marchio che consisteva nel raddoppio della linea arancione.

L’idea di modificarlo nuovamente fu motivata dall’acquisizione nel gruppo Merloni della Indesit nel 1990: era giunto il momento di aggiornare tutti i marchi per rafforzare il concetto di identità di gruppo ma anche per renderli più moderni graficamente ma senza stravolgerli. Il marchio del 1991, anch’esso di Bob Noorda, si è essenzializzato ulteriormente divenendo più compatto e stilizzato, specie nella fiamma e si è riconfermato il lettering; da notare che la casa è stata posizionata a sinistra del logotìpo. Nel 2001 il marchio è stato riproposto con l’effetto metallico.

Nel 2003 un ulteriore restyling essenzializza la casa con pochi tratti. Nel 2009 il marchio, messo a punto dall’agenzia CBA Design, è stato reso più moderno e dinamico: gli elementi grafici sono stati posizionati all’interno di un rettangolo rosso in modo da dare un tono distintivo e prezioso, in armonia con il calore che il brand vuole trasmettere.