La storia dell’Aci è strettamente legata a quella del nostro Paese proprio per l’intrecciarsi della crescita economica e sociale con lo sviluppo della motorizzazione. L’Aci, acronimo di “Automobil Club d’Italia”, nasce come libera associazione di automobilisti a Torino nel 1905; il primo marchio, a forma di rombo, raffigurava un’aquila dorata con la croce sabauda, il tutto inscritto in una ruota dentata.

Nel 1926 sarà elevato ad ente morale con legge dello Stato e si trasformerà in Raci (Reale Automobil Club d’Italia); pertanto nel marchio compare il nuovo acronimo e la corona reale. L’anno successivo viene istituito il PRA, Pubblico Registro Automobilistico, la cui gestione è attribuita al Raci assieme alla distribuzione delle targhe degli autoveicoli.

Nel 1934 il marchio si libera del rombo e la ruota dentata risulta predominante. Nel 1946 il Raci è ritrasformato in Aci dopo il referendum; nell’essenzializzazione del marchio ricompare il rombo schiacciato con tre ruote dentate ed un volante.

Nel 1962 un altro restyling: le tre sole lettere dell’acronimo ed un volante con la denominazione disposta a cerchio.

Nel 1975 viene adottato il nuovo marchio con le sole lettere blu in una composizione originale; tale logotìpo è divenuto nel tempo un’icona segnaletica per tutti gli Italiani. Nel 1995, in occasione del novantesimo anno dalla fondazione, viene effettuato un restyling con il quale al logotìpo viene sovrimpressa la ruota dentata, l’altro simbolo storico presente nei primi marchi.

Per celebrare la ricorrenza del centenario, nel 2005 viene presentato il nuovo marchio progettato da Bob Noorda; le tre lettere inclinate con le linee graduate esprimono dinamicità mentre alla prima lettera viene aggiunto un punto per visualizzare la silhouette di un guidatore. Per celebrare centocinque anni di storia e ribadire la volontà di crescere ancora, nel 2010 c’è ancora un altro restyling dell’agenzia Inarea; proprio per rimarcare il valore assegnato alla storia e alla tradizione del club, il nuovo marchio riunisce in una stessa composizione i tre elementi forti della sua tradizione iconografica: il logotìpo storico del 1975 assieme alla ruota dentata e al rombo. In particolare iI logotìpo rompe la simmetria dell’impianto perché raccordato alla ruota dentata attraverso una leggera curvatura della lettera “I”.