Nel corso della sua lunga carriera Massimo Vignelli si è occupato di svariati rami del design; la sua produzione spazia dal graphic design al prodotto fino alla progettazione di mostre. A partire dagli anni Sessanta è stato uno dei principali artefici del rinnovamento della grafica internazionale, principalmente attraverso la diffusione della metodologia modernista con Unimark International.

Ha studiato architettura al Politecnico di Milano e all’Università IUAV di Venezia; inizia ad occuparsi della progettazione grafica di giornali, libri e packaging, allontanandosi dall’architettura per avvicinarsi sempre di più al design. Alla fine del 1964 si trasferisce definitivamente negli Stati Uniti; in questo periodo inizia a prendere forma l’idea di uno studio internazionale, idea che diverrà realtà sotto il nome di Unimark International. Guida la realizzazione di diversi progetti, fra cui i progetti di identità visiva per American Airlines, Ford e la celebre segnaletica per la metropolitana di New York City.

Vignelli lascerà Unimark e nel 1971, assieme alla moglie Lella, fonda a New York la Vignelli Associates. Da allora Vignelli ha lavorato ad una grande quantità di progetti per importanti industrie statunitensi (Knoll e IBM) ed europee (Benetton, Ducati, Poltrona Frau, Artemide). È stato presidente dell’AGI (Alliance Graphique Internationale), presidente dell’AIGA (American Institute of Graphic Art), vicepresidente dell’Architectural League di New York, membro dell’IDSA (Industrial Designers Society of America).