La storia aziendale ha origine nel 1847 quando quattro intraprendenti commercianti piemontesi (Clemente Michel, Carlo Re, Carlo Agnelli e Eligio Baudino) fondarono a Torino una distilleria dal nome “Distilleria nazionale da spirito di vino” con sede a San Salvatore Monferrato (Alessandria). Nel 1850, mentre la società si espandeva con un magazzino a Genova, entrarono a far parte della società, in qualità rispettivamente di venditore e di contabile, Alessandro Martini e Teofilo Sola. L’area industriale torinese dell’epoca era caratterizzata da un grande fervore imprenditoriale ed anche la produzione enologica, in particolare quella di liquori e di vermouth, trovò modo di crescere di dimensione. Nel 1863 Alessandro Martini e Teofilo Sola decisero di rilevare l’attività imprenditoriale costituendo ufficialmente a Torino la “Martini, Sola e C.ia” a cui partecipa, come terzo socio, il liquorista Luigi Rossi che era proprietario di un negozio di erbe aromatiche.

Nel 1864 nasce la prima bottiglia Martini, disegnata dagli stessi fondatori, e si inaugura lo stabilimento di Pessione di Chieri (Torino). Nel 1879 muore Teofilo Sola e l’azienda, pertanto, prende la definitiva ragione sociale “Martini & Rossi”. Da quel momento l’azienda puntò sulle esportazioni su larga scala, anche grazie all’apertura di alcune filiali all’estero, ed assicurò l’eccellenza nello standard qualitativo nei prodotti, in particolare del vermouth. È all’inizio del Novecento che il nome “Martini” s’impose sulle altre denominazioni diventando l’appellativo che indicava il vermouth della “Martini & Rossi”. Il management ha sempre tenuto in grande considerazione la comunicazione e, in particolare, il manifesto come principale veicolo pubblicitario tanto da rendere il marchio un’icona del “made in Italy”; pertanto l’azienda ricorse costantemente all’opera dei più importanti cartellonisti tra i quali Marcello Dudovich negli anni Venti con l’affascinante “Dama Bianca”.

Nel 1925 nacque il famoso marchio, definito “ball and bar” dal mondo anglosassone, ossia l’icona formata da un cerchio rosso sormontato da un rettangolo nero con la scritta Martini, composta in maiuscolo. L’origine non è documentata con esattezza ma, per tradizione, si racconta che fu il disegnatore Livio Cibrario, di ritorno da Londra, a sottoporre ai proprietari tre modelli di marchio; tra questi scelsero d’impulso, con intuito assai felice, quello che venne poi utilizzato.

Particolare curioso: questo marchio apparve nel 1944, per breve tempo, anche con un cerchio verde.

Per oltre un cinquantennio il marchio non ha subìto modifiche sostanziali; nel 1995 l’agenzia Di Robilant ha curato il restyling del marchio con la fissazione del carattere, delle forme e dei colori.

Nel 2003 la stessa agenzia ha reso tridimensionale il cerchio rosso dando nuovo valore a tutti gli elementi della sua immagine.