Il fondatore, Luigi Lavazza, aprì l’attività imprenditoriale nel 1895 rilevando una piccola drogheria nei pressi di Torino specializzandosi nel prodotto che lo affascinava di più: il caffè. Se le altre drogherie si limitavano a vendere le singole varietà, Lavazza sarà il primo a creare miscele, combinando al meglio le origini a sua disposizione.

Nel 1927 apparve il primo marchio “i caffé Lavazza” con lettere rosse e nere ma solo nel 1946 apparve il primo vero marchio ad opera dell’Aerostudio Borghi di Milano: il logotipo con la A grande in posizione centrale viene accompagnato da un marchio scudetto che presenta una tazza fumante e dei chicchi di caffè nei colori istituzionali dell’epoca, il rosso e il nero.

Dal 1950 conviverà con il solo logotipo bianco inserito all’interno di un rettangolo rosso e nero. Il fondo bicolore in diagonale ricorda quello di Cinzano ma, in realtà, nasce dalla composizione cromatica del primo marchio. Come azienda monoprodotto, si avviò a diventare il simbolo del caffè italiano nel mondo. Vennero lanciati prodotti con un brand forte e autonomo rispetto al marchio aziendale, come il caffè Paulista, confezionato in lattina “sotto vuoto spinto”, consentendo una conservazione per lungo tempo e quindi una distribuzione più ampia. In contemporanea l’impresa implementò efficaci politiche di marketing, grazie ad indimenticabili campagne pubblicitarie e una collaborazione storica con lo Studio Testa di Torino; furono gli anni di Caballero e Carmencita, poi gli indimenticabili slogan dell’attore Nino Manfredi tra cui “Caffè Lavazza, più lo mandi giù, più ti tira su”.

Armando Testa, nel 1970, disegnerà il nuovo marchio: una mano che afferra una tazzina, insieme posizionati su un piano formato dalle lettere tridimensionali.

Per tre volte consecutive, il restyling del marchio viene affidato a Di Robilant: nel 1986 la mano viene sostituita da una nuvoletta di fumo leggero, nel 1991 con una sottolineatura rossa e modificando il lettering, nel 1992 con l’ingrandimento della nuvoletta di fumo, specifico per il settore dei pubblici esercizi.

Nel 1994 lo studio Testa presenterà il nuovo marchio, nell’insolito colore blu, utile per rappresentare in Italia e nel mondo l’immagine dell’azienda con immediatezza e forza espressiva.

Per l’anniversario dei 120 anni dalla fondazione, l’azienda torinese ha adottato un pay-off inequivocabile, “Torino, Italia, 1895”, denso di riferimenti al “Bel paese” e alla tradizione ultracentenaria dell’arte del caffé. Il colore del marchio è passato, nella versione istituzionale, dall’azzurro al blu scuro.