La fabbrica di liquori fu fondata nel 1860 da Gaspare Campari a Milano. Nel 1882 alla morte del fondatore uno dei suoi cinque figli, Davide, introdusse fondamentali cambiamenti trasformando l’azienda in una delle più note all’estero: da “Liquoreria Campari” a “Gaspare Campari-Fratelli Campari successori” nel 1902 e quindi “Davide Campari & C.”. Quest’ultimo investì molto nella comunicazione tanto è vero che svariati manifesti pubblicitari furono disegnati da Fortunato Depero (che progettò nel 1928 l’originale bottiglietta del Campari Soda), Marcello Dudovich, Marcello Nizzoli, Erberto Carboni, Leonetto Cappiello, Bruno Munari (che disegnò nel 1964 il famoso manifesto). I primi marchi-firme “Bitter” e “Cordial” vennero registrati nel 1888 assieme allo stemma araldico della famiglia “…formato da uno scudo con la figura di due cani accoccolati e sormontato da un elmo con fogliami ornamentali”.

Nella sua storia Campari ha più volte modificato, anche sostanzialmente, il marchio poiché ha volontariamente tradotto il suo linguaggio grafico nei timbri stilistici dei vari momenti dell’arte, della moda, del gusto.

Questo atteggiamento verso la comunicazione, cioè non apparire con lo stesso marchio, è divenuto tipico, imitabile e definito “immagine coordinata aperta”.

Nel 1987 si è resa necessaria la fissazione definitiva degli standards grafici che fu realizzata da G&R Associati operando una sorta di restauro, di lavoro filologico sui logotipi dopo un secolo di stratificazioni grafiche. Furono selezionati quelli più ricorrenti a partire dalla fondazione e si scelse il logotipo Campari registrato nel 1912, il più utilizzato dal secondo dopoguerra. Nel 1991 il logotipo vive all’interno di un rettangolo.

Per il restyling del logotipo nel 2005 viene incaricata l’agenzia londinese Claessens che apporta una maggiore leggerezza al carattere.