Le “carte di debito” bancarie hanno cominciato a diffondersi solo nel 1983 grazie al circuito Bancomat, un’emanazione dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI). In pochi anni si è passati dalla banda magnetica alla maggiore sicurezza dei microchip grazie ai quali si è arrivati alle carte “contactless” che vengono utilizzate semplicemente avvicinandole al lettore POS senza entrare in contatto fisico. L’operatività dei circuiti è limitata all’Italia e riguarda le carte di debito o prepagate che vengono rilasciate direttamente dalle banche e dagli operatori che abbiano ottenuto la licenza da Bancomat Spa a cui dal 2008 è affidata la gestione dell’utilizzo dei marchi Bancomat e PagoBancomat. Essendo stato il primo ed il più diffuso circuito bancario in Italia, Bancomat è il termine per antonomasia con cui in Italia si chiamano impropriamente gli sportelli automatici (noti in gran parte del mondo come ATM, Automated Teller Machine). In particolare, Bancomat è il circuito domestico di prelievo contante dagli sportelli automatici mentre “PagoBancomat” è il circuito domestico di pagamento di beni o servizi tramite terminali POS oppure terminali ATM abilitati al pagamento. Il primo marchio del 1983 raffigurava un gabbiano per evocare la libertà di prelievo e di pagamento al di fuori degli orari degli sportelli bancari; chiaramente l’animale grigio era posizionato in modo da visualizzare la lettera iniziale “B” della denominazione, all’interno di un rombo blu. Il logotipo era composto in maiuscolo inclinato e di colore blu.

Nel 1995 l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) registrò, prima, il marchio Bancomat e, poi, il marchio PagoBancomat come marchi collettivi, consentendone l’utilizzo a tutte le banche ad essa associate; in quell’anno l’agenzia Univisual venne incaricata per normalizzare il sistema di identità al fine di regolamentarne l’utilizzo da parte degli istituti bancari. A causa dell’assenza di un disegno originale sia del logotipo sia del simbolo del gabbiano, l’intervento produsse, nello specifico, tre versioni d’uso del marchio Bancomat (la versione orizzontale, la versione verticale e la versione card).

Con la trasformazione in società per azioni, nel 2021 si è provveduto al restyling del marchio con una soluzione più sintetica del gabbiano ed un lettering rinnovato; in modo da essere sempre di più sinonimo di libertà e di rispondere costantemente ai nuovi bisogni della clientela.